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02 Aprile 2022
Ai giorni d'oggi ovunque nel mondo si sente parlare di diete alimentari, applicate per cultura, per convinzioni morali e per la ricerca di benessere. Per questo motivo in tutto il mondo è facile che un consumatore decida di rimuovere un certo tipo di alimento dalla propria tavola, incoraggiato dalla vastità delle pietanze disponibili e dalla facilità di accesso a qualsiasi prodotto di proprio gradimento.
Questo non avveniva ai tempi di Mosè, quando furono dettate le leggi fondamentali che tutt'oggi definiscono l'alimentazione kosher e regolano le abitudini degli ebrei, un intero popolo accumunato da un sistema di leggi rigoroso, non imposto da un sovrano a una nazione, ma da D-o.
In ciò sta la differenza tra la "dieta" kosher e le moderne diete che si diffondono a macchia d'olio nei paesi più avanzati: quest'ultime sono il frutto di studi o scelte deliberate di individui sempre più intelligenti, posti in una società liberale; la prima invece rimane un decreto intramontabile, profondo, insondabile a cui l'intero popolo di Israele si sottomise senza fare domande, nella convinzione del bene superiore per il quale adempiva alla Volontà dell'Eterno.
E' invero un motivo spirituale che tutt'ora spinge gli ebrei osservanti a rispettare le leggi e a compiere mitzvot, in particolare il tipo di alimentazione kosher si rivela indispensabile nella vita di tutti i giorni, per il bene dell'Anima. Va considerato infatti che la kashrut è un tassello importante, ma infinitesimo, di un mosaico di leggi che induce il praticante a favorire la propria esistenza spirituale rispetto alla spinta autoconservativa animale, causa di tutte le sciagure dell'Umanità, e come tale si concentra su una particolare applicazione della legge ebraica: l'alimentazione stessa diviene una pratica spirituale, insieme a qualsiasi faccenda quotidiana e a qualsiasi ricorrenza, proprio affinchè ogni ebreo sia incoraggiato a vivere nel timore di Dio e con aspirazione, ogni momento della propria esistenza.
Per questo l'alimentazione kosher va considerata differente rispetto alle tantissime nuove diete, perchè non deriva dal pensiero umano e dal suo discernimento, ma è legge di D-o.
Impossibile comprendere il motivo reale per cui l'Anima necessiti di un nutrimento specifico, ma su livelli inferiori di applicazione è possibile scorgere svariati benefici, che vanno al di là della pura ricerca di benessere fisico: per esempio, Nachmanide, cabalista del XII sec. aveva osservato che secondo le regole della kashrut era vietata la consumazione di predatori e affermava che l'astensione dagli animali carnivori assicurava agli ebrei di non assumere i loro comportamenti involutivi.
Considerando dunque le questioni spirituali impenetrabili, concentriamoci sugli effetti benefici che derivano dalla pratica delle leggi.
Ecco come un mucchio di regole che ai giorni d'oggi appaiono ai più come prescrizione di una "dieta antiquata ed ormai superata", si confermano quali scritture sacre, assolute nella loro interpretazione e innegabili. Sono quelle stesse leggi che mantengono in essere il popolo ebraico, unito non per cultura, ma per identità religiosa. La Torah ha guidato l'uomo, tramite gli Ebrei, entro un percorso evolutivo, che ha interessato tutto il mondo, anche quando tutto il popolo di Israele fu costretto ad emigrare lontano dalla terra di origine, disperso tra nazioni, esistendo nella coscienza di ogni Ebreo, che al mattino e alla sera rinnovava il proprio messaggio ad Israele recitando lo Shemà, nella dimostrazione di una forte coesione di gruppo fondata sull'Insegnamento.
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