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Tratto da un articolo di chabad.org
13 Giugno 2022 Sivan 5782
Probabilmente non c'è animale tanto repellente per le sensibilità ebraiche quanto il maiale. Non solo perché non può essere mangiato: ci sono molti altri animali che non sono kosher, ma nessuno di loro suscita la stessa reazione del maiale. Colloquialmente, dire che qualcuno "ha agito come un chazir [maiale]", suggerisce che ha fatto qualcosa di insolitamente abominevole. In effetti, molte persone pensano al maiale, al prosciutto, alla pancetta, ecc., come ai cibi non kasher per eccellenza.
Esploriamo le ragioni di ciò. Scopriremo anche che, per quanto brutto sia il passato del maiale, ha in realtà un brillante futuro davanti a sé.
La Torà fornisce due segni fisici che contraddistinguono gli animali terrestri kasher:
(essi) ruminano e hanno gli zoccoli completamente divisi.
Poi continua elencando diverse creature che hanno solo l'una o l'altra di queste caratteristiche e che quindi non risultano kasher.
Uno di questi animali è “il maiale poiché ha lo zoccolo spezzato, ma non è ruminante; impuro è per voi”. (Vayikrà 11, 7).
Molti dei commentatori offrono ragioni per la mitzvà di osservare le regole della kasherut.
Tuttavia il Talmud afferma che le leggi della kasherut rientrano nella categoria di chok,
mitzvà senza alcuna motivazione e fa la seguente osservazione riguardo al maiale:
I nostri rabbini insegnarono: 'Osservate i Miei chukim' (Levitico 18, 4), riferendosi a quelle mitzvot considerate illogiche e meritevoli di scherno,
come la mitzvà di non mangiare carne di maiale (Talmud Yomà 67b).
Questa mitzvà è dunque sovrarazionale, non qualcosa che possiamo capire logicamente.
In maniera simile, Rabbi Elazàr ben Azarià dichiarò che non si dovrebbe dire: "Mi astengo dal mangiare maiale perché non mi piace",
ma piuttosto che lo facciamo a causa del comandamento di D-o (Sifra, Kedoshim 9).
Non è l'unico animale nella lista non kasher, ma riceve il peggior trattamento rispetto a tutti loro. Per fare quale e sempio:
Riguardo al divieto di allevare i maiali: Il Talmud (Bava Kama 82b) fa risalire questa regola alla guerra civile tra i fratelli Asmonei Ircano e Aristobulo (67 a.e.v.). Aristobulo e le sue forze si erano asserragliate dentro il Monte del Santuario, dove furono assediati dall'esercito di Ircano. Ogni giorno gli uomini di Aristobulo mandavano un cesto di monete e ricevevano in cambio agnelli per le offerte quotidiane del Santuario. Finché un giorno gli assedianti mandarono invece un maiale: Quando fu a metà strada, conficcò gli zoccoli nel muro e l'intera Terra d'Israele, 400 parsah quadrati (circa 1000 miglia), tremò. In quel momento i saggi dichiararono: "Maledetto colui che alleva maiali"!
Perché effettivamente l'ebraismo tratta così male il maiale?
È interessante notare che una legione romana (X Fretensis) usò il cinghiale come una delle sue insegne. Inoltre, una delle famiglie romane di spicco era quella dei Porcii ("maiali"), i cui membri maschi e femmine portavano i rispettivi nomi di Porcius e Porcia.
La seguente storia mostra un altro aspetto dello stile di vita del maiale e la sua rilevanza per il popolo ebraico:
C'erano due fratelli, uno ricco magnate e l'altro povero, ma timorato di Dio.
Quando la figlia del fratello povero fu in età da marito, quest'ultimo si recò dal fratello ricco e gli chiese di aiutarlo ad affrontare le spese del matrimonio.
Il ricco fu felice di rivedere suo fratello e lo invitò a fare un lungo giro della sua sontuosa casa.
Dopo un po', però, il povero si stancò e chiese a suo fratello di tagliare corto.
Quest'ultimo non riusciva a capire: «Non ti godi la squisita bellezza di ogni angolo della mia casa?»
«C'è una creatura», rispose l'altro,
«che sguazza tutto il giorno nel fango. Se le chiedi cosa vuole, tutto ciò a cui riesce a pensare è "Più fango!"
Anche tu sei immerso nel 'fango' dei piaceri materiali e tutto ciò che desideri è più fango e più possedimenti, invece di concentrarti sulle cose veramente importanti della vita»
Oggi, quindi, il maiale rappresenta il lato cattivo della vita. Si scopre, però, che in futuro ci sarà permesso mangiarlo:
“Perché il maiale si chiama [in ebraico] chazir? Perché in futuro, D-o lo restituirà [le-hachazir] a Israele”
Nell'era del Mashiach il mondo in generale sarà purificato e raggiungerà un livello spirituale più elevato, così che il maiale diventerà permesso.
Come si concilia questo insegnamento con una delle credenze fondamentali dell'ebraismo secondo cui le leggi della Torà non cambieranno mai? Rabbi Chaim ibn Attar (Ohr ha-Chaim, Vayikrà 11,7) suggerisce che D-o modificherà la fisiologia del maiale affinchè diventi ruminante e acquisisca entrambi i segni richiesti per essere kasher.
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